E' stata disposta una forma di vigilanza a protezione di Elia Minari, reggiano impegnato contro le mafie e fondatore dell'associazione culturale 'Corto circuito', le cui inchieste realizzate da giovani attivisti hanno contribuito anche a indagini contro la 'Ndrangheta in Emilia-Romagna, in particolare nel processo 'Aemilia'. La decisione è stata presa a causa delle parole di un detenuto, da cui è emerso il rischio per la sua incolumità: è stata presa dal prefetto di Reggio Emilia, d'intesa con i comandanti provinciali di Carabinieri e Gdf e il Questore. A darne notizia è la stessa Corto Circuito. (ANSA).