"Gershwin - Shostakovic: dal blue al rosso" è il titolo del programma col quale l'Orchestra Senzaspine di Bologna torna a suonare sul palcoscenico dell'Auditorium Manzoni l'11 novembre alle 20,30. Un concerto che presenta al pubblico due universi apparentemente lontani, che la bacchetta di Tommaso Ussardi farà dialogare utilizzando la suggestione della musica. Con il complesso sinfonico bolognese si esibiranno il sassofonista Luigi Grasso e il pianista Pietro Beltrani, due giovani ma già affermati strumentisti del jazz Italiano. La locandina propone il ritratto di due epoche, mondi (l'America e la Russia) e colori (il rosso e il blu) estremamente diversi che si fonderanno attraverso due capolavori assoluti come la Sinfonia N. 5 in re minore di Dmitrij Shostakovich e la Rhapsody in Blue di George Gershwin.
Scritta tra l'aprile e il luglio del 1937 ed eseguita per la prima volta dall'Orchestra Sinfonica di Leningrado diretta da Evgenij Mravinskij, il 21 novembre dello stesso anno, la Quinta SInfonia è una delle più conosciute, apprezzate ed eseguite opere del maestro russo. Nel vortice di un conflitto di proporzioni immani, la musica di Shostakovich insegna l'arte umanissima del sopravvivere alle utopie, e la necessità di lottare lucidamente con ogni mezzo, anche con il parziale sacrificio di sé, per tenere in vita la speranza.
La più celebre delle opere di George Gershwin, composta tra la fine del 1923 e il 1924, è una sintesi straordinaria di musica popolare e colta, un'opera nata con la volontà di rappresentare le molteplici culture conviventi in quegli anni a New York. Nel corso della serata il pubblico avrà l'opportunità di ascoltare anche la prima mondiale di una nuova opera per sassofono e orchestra, "Suite Dantesca", composta proprio da Luigi Grasso e ispirata alla Divina Commedia di Dante. L'opera rende omaggio a quattro personaggi incontrati dal Poeta nel suo viaggio: Virgilio, Cerbero, Catone e Beatrice. Il materiale tematico-musicale, guidato dal gesto improvvisato del solista, evolve nel corso dei quattro movimenti trasformandosi grazie alle scelte armoniche e a un'orchestrazione funzionale e sorprendente. (ANSA).