La Guardia di Finanza di Bologna
ha sequestrato lo storico marchio sartoriale 'Marol' e eseguito
quattro misure cautelari consistenti nel divieto temporaneo
dell'esercizio dell'attività di impresa a carico di due
imprenditori di origine cinese e nell'inibizione allo
svolgimento di attività professionali per un commercialista e un
consulente. Il provvedimento è del gip Andrea Salvatore Romito:
gli accertamenti del nucleo di polizia economico-finanziaria di
Bologna, coordinati dal pm Manuela Cavallo, hanno riguardato il
marchio bolognese la cui azienda proprietaria, poco prima della
pandemia, era stata acquisita da una holding con sede a Hong
Kong.
Il gruppo è risultato riconducibile ai due imprenditori
indagati che si sarebbero appropriati fraudolentemente dei beni
aziendali e del brand, distraendo le attrezzature e distaccando
il personale dipendente, specializzato, in altre società
costituite ad hoc e riconducibili a loro. Poi i lavoratori erano
stati licenziati e la società avviata al fallimento, non prima
di essere stata privata del marchio che, in spregio degli
interessi della curatela fallimentare, sarebbe stato più volte
indebitamente utilizzato. Indagato anche un prestanome, al quale
è stata demandata la formale amministrazione della società
fallita e i due professionisti destinatari delle interdittive.
A carico dei due cinesi il Gip ha disposto il sequestro
preventivo impeditivo del marchio (il cui valore stimato è di
700mila euro), dei beni aziendali distratti, dei capi di
abbigliamento griffati che sono stati abusivamente
commercializzati e del profitto dei reati commessi.
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