(ANSA) - REGGIO EMILIA, 10 MAR - "Siamo molto soddisfatti di
questa sentenza di condanna: sebbene ci siamo trovati di fronte
ad un caso davvero raro in Italia, riteniamo sia un buon esito
rispetto non solo perché si è stroncato un fenomeno di
contraffazione, ma perché costituirà un ulteriore deterrente
rispetto ad altri eventuali fenomeni simili". Così il Consorzio
del Parmigiano Reggiano commenta la sentenza del Tribunale di
Mantova, che ha condannato a 18 mesi di reclusione, ad una multa
e al risarcimento dei danni (sia nei confronti del Consorzio del
Parmigiano Reggiano che del Consorzio del Grana Padano,
costituiti parte civile nel procedimento) il responsabile di un
caseificio nel quale erano stati individuati fenomeni di
contraffazione. Il beneficio della sospensione condizionale
della pena è stato subordinato al pagamento, entro tre mesi dal
passaggio in giudicato della sentenza, delle somme liquidate a
titolo di risarcimento del danno.
I fatti risalgono al 2008, quando nello stabilimento, situato
al di fuori dell'area di produzione del Parmigiano Reggiano, fu
individuata la presenza di circa 150 forme marchiate Parmigiano
Reggiano ma non conformi al disciplinare e prodotte in
violazione delle norme dell'Unione Europea a tutela del
Parmigiano Reggiano e del noto marchio collettivo a "puntini".
"Anche a fronte della sentenza del Tribunale di Mantova -
afferma il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti - ci
auguriamo che prenda ulteriore vigore l'azione negoziale ed
essenzialmente politica che deve impegnare l'Italia e l'Unione
Europea a tutela delle nostre denominazioni, soprattutto laddove
(come negli Usa, ad esempio) quelle che per noi rappresentano
casi di inganno dei consumatori sono invece tollerate, andando a
limitare il potenziale delle esportazioni delle nostre Dop nel
mondo". (ANSA).