(ANSA) - FORLI', 22 OTT - Più di 400 opere indagano il
percorso artistico di uno dei principali fotografi del
Novecento, Paolo Monti (Novara 1908-Milano 1982), in quattro
mostre visitabili fino al 6 gennaio ai Musei San Domenico di
Forlì. Monti riuscì con grande sensibilità ad esplorare il
rapporto tra la fotografia e il patrimonio culturale nel suo
contesto ambientale, aprendo la strada al riconoscimento del
paesaggio stesso come patrimonio culturale. Fotografo e
sperimentatore, fu coinvolto da Andrea Emiliani nel grande
progetto delle campagne di rilevamento del patrimonio culturale
e poi nei rilevamenti dei centri storici, l'ultima grande
commissione pubblica per un censimento topografico del
patrimonio urbano e rurale.
Il primo percorso espositivo propone la mostra monografica
tenuta al Castello Sforzesco di Milano tra il 2016 e il 2017,
con circa 200 foto originali datate 1932-1982, libri e materiali
archivistici. Si passa poi al censimento del centro storico di
Forlì nel '71, alla mostra 'dalle campagne di rilevamento al
censimento delle vallate forlivesi', alla lettura fotografica
dei muri della città romagnola negli scatti di Luca Massari, per
una narrazione in chiave contemporanea di uno dei temi cari a
Paolo Monti, quello dei dettagli urbani.
Per l'occasione l'Ibc presenta in mostra anche una video
intervista ad Andrea Emiliani, che ripercorre l'esperienza delle
Campagne di rilevamento dei beni culturali del territorio dei
primi anni '70: un modello di intervento che porterà a ripensare
i concetti tradizionali di cultura e la nozione di bene
culturale, e alla nascita dell'Ibc nel 1974.