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Il dottor Umberto Bonfini a Casa Morandi

Dalla medicina alla fotografia, una selezione dal suo archivio

Una mostra ospitata a Casa Morandi, in via Fondazza a Bologna, dal 23 novembre al 6 gennaio (inaugurazione giovedì 22, ore 18) riscopre una selezione dell'archivio fotografico lasciato da Umberto Bonfini, medico condotto a Grizzana, che ebbe occasione di frequentare Giorgio Morandi.
    Bonfini nasce a Pisa nel 1918. Arriva a Grizzana Morandi alla fine degli anni '40, per esercitare la sua professione di medico chirurgo e vi conosce l'artista. Le frequentazioni amichevoli tra i due avvicinano Bonfini alla pittura morandiana, propedeutica di quella che sarà la sua vera arte: la fotografia.
    Bonfini s'interessa al mondo della fotografia solo dopo la morte di Morandi, iniziando a ritrarre composizioni di oggetti ispirate alle nature morte del maestro bolognese. Il presidente della Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), Giorgio Tani, ricorda Bonfini come un maestro e un precursore di alcune tecniche avanguardistiche della fotografia degli anni '70. In anni in cui il digitale era ancora lontano realizza, infatti, numerosi fotomontaggi che gli valgono diversi premi internazionali.
    Il regista Claudio Spottl, curatore della mostra, racconta che le foto di Bonfini sono state da sempre appese alle pareti della casa del nonno paterno. Ha così avuto la fortuna di ereditare diverse delle sue opere e con gli anni ha compiuto una vera e propria organizzazione dell'archivio Bonfini, riuscendo a ricostruirne la storia. Dopo un lavoro di ricerca, durato dieci anni, le foto di Bonfini sono oggi pronte per essere riviste in una mostra dopo più di 40 anni.  

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