(ANSA) - BOLOGNA, 3 DIC - Accademia di Belle Arti e Anpi
insieme per una mostra, 'Segni di Resistenza', in programma dal
5 dicembre al 27 gennaio all'Istituto storico Parri di Bologna.
Ma fino a giugno, alle azioni e alle opere presenti nelle sale
di via Sant'Isaia, faranno eco segni e cartelli stradali sparsi
nelle aree verdi antistanti le Biblioteche del capoluogo e
dell'area metropolitana: arte pubblica e linguaggi diversi per
ricordare storie e persone della lotta di Liberazione.
I giovani artisti allievi del laboratorio di arte pubblica
'Dalla rappresentazione all'azione' si sono misurati con la
storia della Resistenza a Bologna e con due temi rimasti un po'
in ombra: la presenza e l'azione della stampa clandestina e il
ruolo in essa delle donne. Tra i progetti selezionati in questa
prima fase, volantini rielaborano graficamente e riattualizzano
fogli di vecchi ciclostilati o stampe originali da distribuire
nel corso di un'azione performativa, mentre un'installazione
audio riporta il racconto di ultimi testimoni. Ci sarà anche una
mappa tessile in cui i nomi ricamati delle partigiane
particolarmente dedicate al lavoro della stampa tracciano le
strade che uniscono i luoghi dove si trovavano le redazioni e le
tante tipografie clandestine. Una visionaria segnaletica
stradale, riprendendo alcuni dei lavori artistici in mostra,
restituisce, come 'reperti' di un archivio diffuso, l'inedito
diario di Luciano Bergonzini, partigiano e studente
universitario, la camicetta rossa di Vinka Kitarovic,
giovanissima partigiana, volantini che chiamano all'azione le
donne, 'apparizioni' negli spazi verdi della città.
"La memoria, riattualizzata attraverso i linguaggi artistici
più diversi e vivificata come esperienza profonda dai giovani -
spiegano i curatori, Mili Romano e Gino Gianuizzi - non solo fa
riemergere dall'oblio tracce dimenticate ma si propaga come
un'onda di energia, come un segno del presente e promessa di un
futuro possibile solo se non smemorato". 'Segni di Resistenza' è
stato inserito anche come uno dei temi del Premio Roberto Daolio
per l'arte pubblica 2017-2018. (ANSA).