(ANSA) - RAVENNA, 5 GIU - Un battito accende la trentesima
edizione di Ravenna Festival: legni, pelli, metalli disegnano la
pulsazione degli universi sonori dall'alba dei tempi e dal 6 al
15 giugno la rassegna 'Le 100 percussioni', in collaborazione
con Accademia Chigiana, celebra strumenti presenti in ogni
cultura, genere e stile. Ravenna risuonerà di tamburi,
metallofoni e xilofoni, djembe, m'bire e kalimbe, dagli
strumenti più classici a quelli più esotici. Dal triplice
tributo di 'Harmograph' di Matteo Scaioli al concerto finale con
una grande orchestra di sole percussioni che eseguirà in prima
'Tamburi nella notte' di Michele Tadini, il ritmo invade il
centro con il Chigiana Percussion Ensemble mutato in Marching
Band e le prove aperte di Officina del Ritmo, esplora argini e
capanni nel concerto trekking, diventa maratona con
L'umiliazione delle stelle di Mauro Covacich, propone brani di
maestri della musica contemporanea come Drumming di Reich e
Kathinkas Gesang di Stockhausen (accanto a Occam XXVI di Eliane
Radigue, 'Ostinato' di Giorgio Battistelli, 'Terra' di Nicola
Sani), esplode nelle archeologie industriali della Darsena con
l'Officina del Ritmo (in dialogo con 'La Bomba de Tiempo' di
Buenos Aires), il vincitore del Grammy Glen Velez, le pulsazioni
techno di Nihiloxica e Percussion Voyager di Matteo Scaioli e
Maurizio Rizzuto.
A Franco Manzecchi, ravennate pioniere della batteria jazz
moderna, è dedicato un incontro curato da Francesco Martinelli
alla Biblioteca Classense, mentre la regina della m'bira Stella
Chiweshe conversera' con Marco Zanotti a Lido Adriano.