(di Nicola Pirrone)
(ANSA) - PARMA, 13 GEN - È stato accolto dal pubblico in
piedi e plaudente per un minuto e cinquanta secondi il
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla terza recita
dell'opera di Giacomo Puccini 'Turandot', titolo inaugurale
della stagione lirica del Teatro Regio e tra gli eventi
inaugurali di Parma 2020 Capitale italiana della cultura.
Abbandonato l'amato Verdi, poiché concentrato nel Festival
autunnale, l'onore dell'apertura del breve cartellone operistico
parmigiano, quest'anno è toccato all'ultimo capolavoro
pucciniano, rimasto incompiuto per la prematura morte del
compositore. Assente dal 2007, 'Turandot' è stata ripresa
nell'ancora fresco allestimento modenese di Giuseppe Frigeni,
uno spettacolo scarno ma ben organizzato soprattutto nell'uso
dell'illuminazione, con i bellissimi e raffinati costumi di
Hamélie Haas. Nell'idea di Frigeni la protagonista diventa la
schiava Liù: è lei che suggerisce a Calaf la soluzione dei tre
enigmi posti da Turandot, ed è sempre lei a sacrificarsi per
salvargli la vita. La principessa di ghiaccio, quando finalmente
si si scioglie e si concede a Calaf, lo fa proprio sulla tomba
di Liù.
Per la parte musicale, capitanata dall'ormai esperto
pucciniano Valerio Galli, il Regio ha scelto un cast di ottimo
valore con la Turandot algida di Rebeka Lokar (perfetta la
temibile aria che la introduce, "In questa reggia"), il Calaf
spavaldo di Carlo Ventre (a lui gli applausi più intensi della
serata dopo il celeberrimo 'Nessun dorma' che apre il terzo
atto) e la Liù dolcissima e decisa di Vittoria Yeo (accolta al
termine da una vera e propria ovazione. Un meritato successo
personale). E poi il Timur di lusso di Giacomo Prestia e il
divertentissimo trio Ping, Pang e Pong di Fabio Previati,
Roberto Covatta e Matteo Mezzaro. Ottimi la Filarmonica
dell'Opera Italiana 'Bruno Bartoletti' e il Coro del Regio
(preparato come di consueto da Martino Faggiani) sotto la guida
precisa di Galli che ha teso a valorizzare soprattutto il colore
pucciniano con grande attenzione al canto.
Nel palco reale il presidente Mattarella era affiancato dalla
figlia Laura, dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti e dal
ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini.
Il capo dello Stato ha assistito alla rappresentazione fino alla
fine e, dopo avere applaudito in piedi gli artisti, ha lasciato
il Regio un quarto d'ora prima della mezzanotte.(ANSA).