Dai grattacieli e gli uffici di Manhattan alle colline ed i campi della Marca trevigiana, ovvero come scoprirsi agricoltori a 34 anni dopo una vita passata in giro per il mondo a fare, semplicemente, tutt’altro. Una metamorfosi necessaria, figlia della crisi dei subprime a stelle e strisce, quella che ha portato Maddalena Giandomenico, una laurea di architettura in bacheca, a creare nel 2013 le Monfumine, confetture che racchiudono in barattoli da 125 o 250 grammi i sapori di frutta antica e rara, comunque bio, e le ispirazioni di gusti, sapori ed odori raccolti nel suo peregrinare per Africa, Asia, America ed Europa. “Il nostro best seller, la marmellata al Mojito, è figlia di un’idea, di un’illuminazione o forse di una provocazione, di mio marito”, racconta Maddalena. “Eravamo all’aeroporto di Dubai, in uno scalo di ritorno dalla Cina, di fronte di noi al bar c’era una coppia che si beveva un Mojito, per noi era notte fonda, ma a Dubai erano le 10 de mattino e mio marito m’ha guardata e mi ha detto: ‘perché non crei una marmellata al Mojito?’. Perché no, mi sono detta, siamo atterrati a Venezia e dopo due ore ero già in cucina con lime, rhum e zucchero a vedere come farla…e devo averla fatta bene, ora è la più venduta…”.