BRUXELLES - Una coalizione di quindici Ong europee ha protestato per le "conseguenze non volute" delle nuove regole di trasparenza introdotte da Facebook in vista delle elezioni Ue che infrangerebbero "i diritti e le libertà fondamentali dell'Unione". Dopo aver inviato una lettera alla Commissione europea, il gruppo di associazioni guidato dalla Ong 'The Good Lobby', fondata da Alberto Alemanno, ha scritto a Mark Zuckerberg e al responsabile degli affari globali della compagnia, Nick Clegg, per chiedere di approvare i contenuti sponsorizzati di alcune Ong che sarebbero stati bloccati da Facebook in virtù delle nuove norme. "Vietando di fatto le campagne pan-europee - si legge nella missiva - le nuove regole colpiscono non solo i partiti politici dell'Ue, ma anche centinaia di organizzazioni no profit". La lettera denuncia infatti che a "organizzazioni come le nostre", cioè associazioni non a scopo di lucro, è impedito "di usare Facebook, Messenger e Instagram per le campagne di comunicazione sponsorizzate a livello Ue, il cui scopo è solo di incoraggiare i cittadini europei a votare".
In base alle nuove regole, chi intende pubblicare "inserzioni su contenuti di natura politica o temi di interesse pubblico" in uno Stato membro dell'Ue, deve prima completare un processo di autorizzazione. L'inserzionista potrà pubblicare annunci solo nel Paese per il quale ha ottenuto il via libera.
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