BRUXELLES - La vittoria della Lega alle elezioni europee è stata costruita sicuramente grazie anche ai social, che il partito di Matteo Salvini ha usato per postare il quadruplo dei contenuti di qualsiasi altra formazione politica in Europa. Il dato emerge dal rapporto sul monitoraggio della campagna elettorale europea 2019 realizzato dal progetto 'Platform Europe', coordinato dall'Università Roma Tre e cofinanziato dal Parlamento europeo. L'iniziativa ha dato vita allo European elections monitoring centre, piattaforma online coordinata dal professore di Roma Tre Edoardo Novelli e realizzata grazie al lavoro di circa 50 università e centri di ricerca in Europa che hanno coinvolto oltre cento studenti, ricercatori e dottorandi.
In Italia i sette account dei principali partiti in corsa hanno postato durante il mese della campagna elettorale ben 3.821 contenuti, quasi il doppio di quanto avvenuto in Portogallo (1.967), secondo in classifica. I dati raccolti, secondo quanto si legge nel rapporto, evidenziano "come l'uso del web da parte dei partiti sia un aspetto strutturale della comunicazione politica in Italia".
Per realizzare il monitoraggio, gli studiosi hanno analizzato locandine, campagne pubblicitarie e volantini prodotti durante un mese di campagna dai partiti in corsa per le elezioni europee, fra cui oltre 25mila post Facebook. La fotografia che hanno ottenuto è quella di una competizione politica che si è giocata nell'arena dei social (il 42,8% dei post riguardava la campagna elettorale) molto più nei Paesi del Sud Europa (11.360 post prodotti) che nel resto dell'Unione (fra i 4.100 e i 5.400 post in base all'area di riferimento).
Il partito più attivo è stato la Lega, la cui pagina ufficiale ("che posta molti meno contenuti della pagina ufficiale di Matteo Salvini", precisa Novelli) ha caricato 2.214 post, quasi il quadruplo di quanto abbia fatto qualsiasi altro partito in Ue. Secondo in classifica è il Movimento 5 Stelle (620 post), seguito dal partito britannico euroscettico Ukip (564). Il quadro cambia però se si guarda al tasso di coinvolgimento degli utenti. Primi in questa categoria sono i pentastellati con oltre 1,7 milioni di interazioni su Facebook, il doppio della Lega (666mila) che è quarta in Ue dopo Fidesz del premier ungherese Viktor Orban (702mila) e il Brexit Party di Nigel Farage (684mila). "Solo il Partito democratico ha condotto una campagna che ha visto la presenza significativa di manifesti elettorali in tutto il Paese", sottolinea il rapporto.
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