SKOPJE - La Macedonia del Nord merita un posto nella famiglia dell'Unione europea, e la speranza è che i dubbi emersi nel recente Consiglio Ue vengano presto superati e si possa giungere in tempi rapidi all'avvio del negoziato di adesione. Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, intervenuto oggi con un discorso al parlamento di Skopje. In visita da ieri nella capitale macedone, la prima in un Paese non appartenente alla Ue, Sassoli ha invitato i macedoni a non perdere la speranza e a mantenere l'entusiasmo per l'Europa. "La vostra amarezza e delusione sono anche le nostre, poichè siamo convinti di avere un futuro comune chiamato Ue", ha detto il presidente dell'Europarlamento secondo il quale il no all'avvio del negoziato con Bruxelles non è un blocco ma un piccolo arresto, dal momento che un gran numero di Paesi, governi, istituzioni europee sono convinti che la Macedonia del Nord dovrebbe cominciare il negoziato il più presto possibile. "Quello che è accaduto al Consiglio europeo è stato definito da alcuni un errore storico, io tuttavia preferisco parlare di un rallentamento storico" - ha osservato Sassoli, che ha riconosciuto i "grandi sforzi" compiuti dal Paese balcanico in fatto di riforme e democratizzazione. E' necessario, ha affermato, che tutti i Paesi dei Balcani occidentali facciano parte della Ue, che in tal modo si rafforzerà anche in termini di pace e stabilità. Sassoli, che oggi a conclusione della visita ha avuto un colloquio con il presidente del parlamento macedone Talat Dzaferi, ieri si era incontrato con il premier Zoran Zaev e con il presidente Stevo Pendarovski. Aveva inoltre inaugurato nella sede della delegazione Ue la Casa dell'Europa, una istituzione dedicata ai giovani, partecipando poi a un dibattito con gli studenti sulla tematica europea.
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