BRUXELLES - Per realizzare ''risparmi e trasparenza'' e per combattere la sfiducia dei cittadini verso i propri rappresentanti, i parlamentari italiani dovrebbero ''prendere a modello'' lo statuto approvato dagli eurodeputati all'inizio della legislatura. E' quanto propone oggi il vicepresidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella, in un articolo pubblicato dal quotidiano 'Europa'. Dopo l'iniziativa dei neopresidenti delle Camere, il Paese ''si aspetta un'uguale determinazione da parte di tutti i parlamentari, che non sia affidata solamente alle spontanee autoriduzioni dei singoli'', scrive Pittella.
Il vicepresidente italiano sottolinea che l'Aula di Strasburgo si e' dotata di uno statuto che ''ha uniformato le indennita' dei membri alla cifra netta di 6 mila euro al mese: per la prima volta tutti i parlamentari sono sottoposti alle stesse condizioni: stipendi, pensioni e assicurazioni non dipendono piu' dalle autorita' nazionali del Paese in cui il deputato e' eletto, ma dall'Ue''. Inoltre, le spese di viaggio ''sono rimborsate dietro presentazione di documentazione attestante la spesa''. Questa scelta dovrebbe essere seguita anche dall'Italia, combattendo ''con la buona politica e la sobrieta' dei costi'' la diffusa sfiducia dei cittadini.