BRUXELLES - Rispondere alla violenza con il dialogo e combattere il terrorismo attraverso l'educazione dei giovani. Sono gli obiettivi che ieri mattina hanno spinto 30 leader religiosi a raccogliere l'invito della Comunità di Sant'Egidio e sedersi attorno a un tavolo a Bruxelles per partecipare a una "colazione per la concordia religiosa".
Oltre al gran rabbino Albert Guigui, all'arcivescovo di Malines-Bruxelles Jozef De Kesel, e al presidente del Consiglio degli ulema marocchini, all'evento c'erano anche il ministro della Giustizia del Belgio, Koen Geens, e il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans. Nel suo intervento, Timmermans ha sottolineato che il dialogo fra religioni è essenziale quando non si limita a uno scambio di convenevoli, ma lascia posto ai disaccordi e a un confronto dal quale possono nascere delle soluzioni.
Fra le proposte concrete scaturite dalla riunione, c'è quella di accentuare l'importanza delle ore di religione a scuola per rimediare a "questa ignoranza" e di "creare una 'polizia di internet'" per impedire la radicalizzazione dei giovani via web, sulla falsariga di ciò che viene fatto per contrastare la pedofilia.
L'incontro si è tenuto nel quadro della "Settimana dell'armonia interreligiosa", un'iniziativa lanciata dal re Abdullah II di Giordania e sostenuta dalle Nazioni Unite. Durante la prossima settimana, diverse altre iniziative avranno luogo in Belgio e nel resto del mondo per promuovere il dialogo e l'incontro fra religioni.
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