BRUXELLES - La Banca centrale europea ''non prevede di modificare la scala dei tagli delle banconote in euro'': cosi' Mario Draghi, presidente della Bce, risponde in una lettera alla richiesta di Mario Borghezio, eurodeputato della Lega Nord, che chiedeva di abolire la banconota da 500 euro in quanto usata, a suo giudizio, dalle ''organizzazioni criminali''.
''L'emissione dei biglietti in euro - spiega Draghi - segue la domanda degli operatori economici, sia in termini di taglio che in termini di volume'', e del resto l'Italia e altri Paesi, gia' prima dell'introduzione del contante in euro, ''emettevano, e utilizzavano in misura crescente, banconote in valuta nazionale di valore compreso fra 200 e 500 euro''. Le banconote di taglio elevato sono utilizzate per effettuare pagamenti e detenere riserve di valore sia all'interno, sia all'esterno dell'area euro, ha commentato Draghi.
"In base a una recente indagine della Bce condotta presso le famiglie e le imprese nel 2008 e nel 2009, si stima che soltanto un terzo circa della circolazione sia impiegato per i pagamenti e che la quota residua sia utilizzata come riserva di valore nell'area dell'euro oppure detenuta al suo esterno - ha spiegato Draghi -. Tale indicazione e' confermata anche dalla frequenza molto bassa con cui le banconote da 500 euro riaffluiscono alla banca centrale''.