BRUXELLES - Negli ultimi anni la crisi economica ha duramente colpito i paesi dell’Europa meridionale e l’Irlanda. La disoccupazione, l’aumento delle tasse, la riduzione dei servizi sociali, la mancanza di prospettive hanno spinto molti italiani a lasciare il proprio paese per cercare altrove opportunità di lavoro a condizioni migliori.
Non passa giorno che politici e media non parlino di quanti sono partiti per lavorare o cercare lavoro all’estero. Con la disoccupazione giovanile in costante aumento (ad aprile in Italia ha raggiunto il 40 per cento), l’emigrazione si presenta come una possibilità sempre più allettante. Ma chi sono quelli che decidono di lasciare il proprio paese? Dove vanno? E perché?
Quattro università europee hanno lanciato una ricerca con lo scopo di raccogliere dati e testimonianze sulla fuga dei cervelli a causa della crisi economica. La ricerca è coordinata dal Global Governance Programme dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze, con la partecipazione del Instituto Real Elcano (Madrid), del Trinity College Dublin (Dublino), e della Universidade Técnica (Lisbona).
Si può partecipare alla ricerca e raccontare la propria storia compilando in pochi minuti il questionario disponibile online fino al prossimo 20 luglio 2013. I risultati dell’indagine saranno pubblicati in uno studio ad ottobre.