L'Europa ha bisogno di un "forte" capo della diplomazia, "che può aiutare a dare alla Ue una voce più forte nel mondo": serve un "pezzo da novanta" e se la scelta ricadesse sull'attuale ministro degli Esteri Federica Mogherini sarebbe una "delusione". Lo scrive oggi in un editoriale il quotidiano britannico Financial Times in vista del vertice Ue straordinario di sabato che dovrà definire anche il nome nella nuova Lady Pesc. "Il crescente consenso è che Federica Mogherini... sarà il nuovo Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Ue", sottolinea il giornale osservando che questo ruolo "dovrebbe essere il più importante nella macchina di Bruxelles" poichè in politica estera le grandi nazioni dell'Ue "spesso agiscono da sole". E poi spiega: "Un forte Alto rappresentante può aiutare a smussare le differenze tra i governi nazionali". I capi di Stato e di governo Ue "sono noti per i cambiamenti dell'ultimo minuto alle nomine, ma se questo posto dovesse davvero andare alla Mogherini, questa sarebbe una delusione", scrive l'Ft senza mezzi termini. "In un momento di notevoli tensioni internazionali l'Ue avrebbe potuto optare per un pezzo da novanta consolidato, come il ministro degli Esteri svedese Carl Bildt o il suo omologo olandese Frans Timmermans". Il Financial Times osserva a questo punto che, "al contrario, Mogherini era poco conosciuta prima di diventare ministro degli Esteri italiano sei mesi fa" e la sua scelta sarebbe il risultato di un complesso accordo tra gli Stati membri in cui tutte le caselle vengono marcate eccetto quella dell''esperienza'".