BRUXELLES - La Ue sostiene i diritti di gay, lesbiche e transessuali e ''deve condannare attivamente leggi, politiche e pratiche discriminatorie'' a cominciare dalla ''criminalizzazione delle relazioni omosessuali o delle identita' transgender'' e condanna ''in particolare la condanna a morte, la tortura e il maltrattamento'' praticato ancora ''in 80 paesi del mondo''. E' uno dei passaggi delle 'linee guida' della Ue per ''proteggere e promuovere i diritti umani delle persone Lgbti approvate dai ministri degli esteri europei.
Le linee guida, un documento di 20 pagine, hanno lo scopo di ''fornire ai dirigenti delle istituzioni europee e degli stati membri dell'Unione, le linee da usare nei contatti con i paesi terzi e con le organizzazioni internazionali e della societa' civile''. Viene precisato che la Ue deve ''essere attiva'' contro le limitazioni imposte a gay, lesbiche e transgender e ''lavorare'' allo scopo di garantire che godano gli stessi diritti, che ''non sono nuovi diritti umani creati per loro''.
Nel testo e' specificato che la Ue ''e' gravemente preoccupata che l'orientamento sessuale e l'identita' di genere continuino ad essere utilizzati per giustificare gravi violazioni dei diritti umani'' contro persone che ''costituiscono un gruppo vulnerabile e che continuano ad essere vittime di persecuzione, discriminazione, bullismo e grandi maltrattamenti'' le cui conseguenze ''comportano un aumento della poverta' tra le persone Lgbti''.