ROMA - È stata inaugurata a Roma la mostra itinerante European Space Expo organizzata dalla Commissione Europea. Alla sua 14esima tappa, dopo essere stata nelle altre capitali europee arriva a Roma, in una struttura ospitata a piazza del Popolo, la mostra che ha come obiettivo quello di avvicinare la gente alle applicazioni terrestri del settore spaziale. All'inaugurazione sono intervenuti il vicepresidente della Commissione Europea responsabile per l'Industria, l'Editoria e lo Spazio Antonio Tajani ed il sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino.
Con l'aiuto di installazioni interattive sono presentate al pubblico le diverse applicazioni legate alle attività spaziali finanziate dall'Unione Europea. Tra queste i programmi per la navigazione satellitare, Galileo e quello per l'osservazione della Terra, Copernicus. L'obiettivo è quello di mostrare al pubblico il ritorno dagli investimenti nel settore spaziale in termini di applicazioni pratiche che hanno impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini, offrendo al tempo stesso nuove opportunità di sviluppo, di crescita e di occupazione. La mostra rimarrà aperta fino al 6 settembre ed ha avuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Roma Capitale.
Nel suo lungo tragitto la mostra ha avuto circa 180.000 visitatori e con Roma l'organizzazione conta di raggiungere quota 200.000. Parallelamente alla European Space Expo si svolge, nell'adiacente Galleria Agostiniana l'esposizione ''Sensing the Past'' organizzata dall'Agenzia Spaziale Italiana e dedicata alla specifica applicazione dei dati satellitari nell'archeologia.
In occasione del suo intervento, Tajani ha osservato che ''per ripartire dalla crisi l'Europa punta sull'innovazione e la tecnologia. Per Galileo sono stati spesi circa 10 miliardi di euro risparmiando così 90 miliardi che sarebbero stati spesi dai cittadini per i servizi che la costellazione ci fornirà. Ringrazio il presidente Letta - ha aggiunto Tajani - che a nome del Governo ci ha fornito il patrocinio di questa Expo a dimostrazione dell'interesse anche dell'Italia alla tecnologia spaziale''.
Dal canto suo il sindaco di Roma Ignazio Marino ha rilevato che le tecnologie spaziali potrebbero essere impiegate per avvertire i romani di quanto polline ci sarà nell'aria o addirittura controllare se dei tir con materiale contraffatto o merci pericolose entrano nella Capitale. "Sono tecnologie utilizzabili grazie a questi 8mila satelliti che orbitano sopra il nostro pianeta - spiega il primo cittadino a margine della visita all'European Space Expo - e credo che Roma debba sfruttarli. Per questo stiamo pensando di utilizzare le tecnologie satellitari per la città". Su questo tema c'è l'ipotesi di organizzare una riunione tecnica tra i vari soggetti istituzionali interessati.