Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Made in: primo sì da Europarlamento

Passa indicazione origine a commissione mercato interno

Redazione ANSA BRUXELLES

BRUXELLES - La commissione mercato interno dell'Europarlamento ha dato il suo via libera chiave al pacchetto legislativo Tajani-Borg per la sicurezza dei prodotti, incluso l'articolo 7 che prevede l'indicazione d'origine, il 'made in'. Ora dovrà votare la plenaria dell'Aula per poi cominciare i negoziati con il Consiglio Ue. ''Oggi, dopo più di cinque anni, si ritorna a votare a favore del marchio di origine'', ha dichiarato l'eurodeputata Cristiana Muscardini, vicepresidente della commissione Commercio.

 

La relazione dell'eurodeputata danese Christel Schaldemose, che non modificava il testo presentato dalla Commissione Ue sulla parte relativa al 'made in', è stata approvata a larga maggioranza con 27 voti a favore, 7 contrari e 5 astensioni. Tra questi ultimi, a quanto si apprende, alcuni popolari tedeschi. Respinti anche i tentativi di far passare emendamenti che annacquavano o eliminavano l'obbligo dell'indicazione di origine. Sono così stati portati 'a bordo' diversi eurodeputati tedeschi, in particolare i socialisti, puntando sull'importanza della sicurezza dei prodotti per i cittadini europei. Si avrebbe altrimenti la paradossale situazione in cui i cittadini dei paesi terzi come gli Usa hanno più informazioni sull'origine dei prodotti Ue (obbligo del 'made in') che gli stessi europei.

 

L'ok della commissione europarlamentare titolare della proposta legislativa presentata lo scorso febbraio dai commissari Ue Antonio Tajani e Tonio Borg, arriva dopo i pareri favorevoli già espressi dalle commissioni giuridica, commercio internazionale e industria. ''Ringrazio per il buon lavoro di squadra fatto finora'', ha detto soddisfatta la Schaldemose, sottolineando l'importanza della ''ampia maggioranza'' ricevuta a favore ''per iniziare il negoziato'' con il Consiglio e la Commissione per arrivare all'ok definitivo delle norme a tutela della sicurezza dei prodotti.

 

''Ha finalmente prevalso il diritto dei consumatori e del manifatturiero europeo e non gli interessi di parte'', ha sottolineato anche la Muscardini, e ''si riaprono i negoziati con il Consiglio che deve ora assumersi le sue responsabilità. Questo è un grande successo che dimostra come il lavoro di squadra porti risultati concreti''. Ancora martedì una delegazione del Senato italiano, guidata da Valeria Fedeli (Pd), era stata in missione all'Europarlamento per superare le resistenze della Germania e dei paesi del Nord, tradizionalmente contrarie alla legislazione sul 'made in'.

 

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Ultimo aggiornamento: