BRUXELLES - La Commissione Ue ha lanciato oggi le priorita' per l'agenda digitale per il 2013. Tra queste, ha annunciato la commissaria responsabile Neelie Kroes, l'aumento degli investimenti nella banda larga con la definizione di un ''nuovo e stabile ambiente normativo''. In particolare, puntando su un accesso alla rete non discriminatorio e nuove metodologie di costi per l'accesso all'ingresso alle reti.
Gli obiettivi della lista di sette priorita' per l'anno prossimo ''sono incentrati sulla banda larga e il rimettere in moto l'economia'', ha spiegato la Kroes, ricordando che l'economia digitale ''cresce 7 volte piu' velocemente che il resto dell'economia''. Per questo, ha confermato la commissaria, l'anno prossimo presentera' un ''pacchetto equilibrato'' di dieci azioni solo dedicato al broadband. ''I mercati hanno reagito positivamente - ha affermato la commissaria Ue - quindi e' finito il tempo delle lamentele, il 2013 sara' l'anno del fare''.
A rilanciare il settore, arriveranno le nuove regole riviste sugli aiuti di stato sulla banda larga, e i fondi Ue tramite il sistema dei 'project-bond' via la 'Connecting Europe Facility' e la Bei, in modo da agevolare le partnership pubblico-private per gli investimenti nel settore. Tra le altre azioni prioritarie per l'anno a venire, anche la revisione delle norme sul copyright, un piano per facilitare l'avvio di start-up 'digitali' e iniziative per migliorare la formazione e la certificazione delle competenze digitali, oltre a un rafforzamento della lotta alla cyber-criminalita' con una nuova direttiva Ue, il lancio di una strategia industriale per lo sviluppo della micro e nano-elettronica e di azioni-pilota nel settore del cloud computing.
La piena attuazione dell'Agenda digitale, secondo le stime di Bruxelles, significherebbe un aumento del Pil Ue del 5% nei prossimi otto anni, e fino a 3,8 milioni di nuovi posti di lavoro, di cui 1,2 solo con la costruzione di nuove infrastrutture.