BRUXELLES - La Commissione Ue dubita che la decisione presa ieri da Agcom sia in linea con la politica europea. Bruxelles ha infatti sottolineato oggi ''l'importanza della stabilita' dei prezzi per i servizi in rame'' al fine di favorire gli investimenti ed ha ricordato che Agcom ora ''deve notificare ogni modifica dei prezzi'' in base alla normativa in vigore. Lo ha detto Ryan Heath, portavoce del commissario per l'agenda digitale Neelie Kroes. In caso di mancata notifica, la Commissione ''si riserva di compiere i necessari passi legali, in primo luogo l'avvio d una procedura d'infrazione''.
Solo alcuni giorni fa, si ricorda a Bruxelles, le raccomandazioni in materia di costi dei servizi messe a punto dalla Commissione hanno ricevuto il sostegno del CoCom, l'organismo che esprime la posizione dei Paesi membri sulle politiche relative alle telecomunicazioni. In queste raccomandazioni, destinate a essere varate il 10 settembre prossimo nell'ambito del pacchetto Tlc che Bruxelles sta mettendo a punto, si afferma il principio secondo il quale la stabilita' dei prezzi dei servizi in rame e' una delle condizioni necessarie per sviluppare una sana concorrenza e favorire gli investimenti nelle reti e nei servizi di futura generazione.
Uno scenario rispetto al quale, ha osservato oggi Heath, ''la decisone presa da Agcom e' molto importante'', ovvero ha un forte impatto. ''Siamo determinati - ha sottolineato - ad assicurare l'effettiva applicazione delle raccomandazioni sui costi dei servizi''.
Ieri l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha stabilito i nuovi prezzi per i servizi in rame, annunciando tra l'altro che il canone mensile ULL passa da 9,28 a 8,68 euro (-6,47%) e quello per il servizio WLR scende da 11,70 a 11,14 euro nel 2013 (- 4,79%). Secondo Telecom Italia, la decisione dell'Agcom di tagliare i prezzi all'ultimo miglio comporteranno una riduzione dei ricavi aziendali stimata in circa 110 milioni di euro rispetto al 2012.