BRUXELLES - L'inglese è la lingua straniera più conosciuta in Europa, e gli italiani sono quelli che lo parlano peggio. E' quanto emerge dai dati Eurostat del 2011, diffusi in occasione della Giornata europea delle lingue. Nei paesi Ue gli idiomi più studiati, oltre all'inglese, sono il francese, il tedesco e lo spagnolo. Solo a Malta l'italiano risulta essere il secondo più studiato. La parlata di Shakespeare è nei programmi scolastici dell'83% delle scuole primarie e secondarie inferiori europee e nel 94% di quelle superiori, seguita con un netto distacco da quella di Molière, rispettivamente al 19% e 23%, da quella di Goethe (9% e 21%) e infine da quella di Cervantes (6% e 18%).
Nelle scuole italiane l'inglese è primo rispettivamente con il 99% e 98%, e il francese secondo con il 28% e 18%. Anche tra gli adulti (fascia d'età 25-64 anni) l'inglese resta la lingua più conosciuta in tutti i paesi europei ad eccezione di Lettonia, Estonia e Lituania dove è il russo, la Slovacchia dove è il ceco e il Lussemburgo dove è il tedesco. Gli italiani, di cui il 60% - valore sotto la media Ue del 66% - afferma di conoscere una lingua straniera , sono però quelli che ritengono di parlarlo peggio: appena il 10% crede di avere un livello di conoscenza elevato (20% media europea), il valore più basso di tutta l'Ue, seguiti dai francesi (13%) e dai tedeschi (16%).
Gli italiani che giudicano il loro livello d'inglese buono sono solo il 26% (media Ue 35%), mentre la stragrande maggioranza (64%) lo ritiene sufficiente (media Ue 45%). Maglia nera, invece, per la percentuale di adulti che dichiara di conoscere una lingua straniera a ungheresi, bulgari e spagnoli, rispettivamente appena il 37%, 39% e 51%. L'idioma di Dante a sua volta risulta tra le lingue più studiate esclusivamente a Malta, dove è la seconda dopo l'inglese con il 31% nelle scuole inferiori e al 12% in quelle superiori. Nelle scuole superiori è infatti il tedesco a farla da padrone (seconda lingua più studiata in 10 paesi), seguito dal francese (in 9 paesi), spagnolo (in 4), russo (in 3) e poi svedese (1, come l'italiano).