ROMA - ''Questa volta sarà diverso'', è la parola d'ordine in vista dell'appuntamento elettorale europeo del 2014. Per la prima volta il Parlamento europeo che uscirà dalle consultazioni, e non più i governi, nominerà il nuovo presidente della Commissione europea. E' sulla novità che potrebbe cambiare le carte in tavola del futuro dei rapporti tra Europa e i governi nazionali e dell'Unione di fronte alle sfide globali che punta la campagna d'informazione dell'Europarlamento approdata oggi a Roma.
''Credi di non contare? Ripensaci'', bisogna ''agire, reagire, decidere'' è lo slogan che dovrà convincere i cittadini ad andare a votare nel maggio prossimo, e sul quale si è concentrato il dibattito alla sede di Roma del Parlamento europeo. ''Non si vota su dibattiti di cortile, ma sull'Europa che vogliamo costruire. Non saremo più guidati da un Barroso scelto dai governi e che risponde ai governi'' ha detto Gianni Pittella, vicepresidente dell'Emiciclo di Strasburgo, che ha anche ricordato la necessità di ''avere un ministro degli Esteri capace di parlare con la voce dell'Europa nel mondo diversamente dalla baronessa Ashton che brilla per il suo silenzio''.
Ma soprattutto, ha spiegato Pittella ''dobbiamo cambiare la politica economica che ha massacrato il modello sociale europeo'' perché ''oggi siamo in frantumi anche in termini di tenuta democratica'', partendo dal cambiamento del ''Patto di stabilità, un patto stupido, una camicia di gesso''. L'importante, ha sottolineato, sono i ''contenuti, le idee'' poi, per decidere le liste, si possono anche fare ''le primarie, le secondarie, le terziarie...''.
Sul distacco dei cittadini dalle istituzioni ha insistito l'altro vicepresidente italiano dell'Europarlamento, Roberta Angelilli: ''Le istituzioni devono accorciare le distanze ma i cittadini devono pensare europeo. Oggi si sentono sudditi e non protagonisti''. La questione della cittadinanza è importante per Silvia Costa. ''Sarebbe bello arrivare all'appuntamento del 2014 con una soluzione su questo tema'' che metta l'Italia in linea con altri Paesi europei, ha affermato l'europarlamentare che ha lanciato l'allarme per gli ultimi dati di Eurobarometro: per la prima volta i cittadini italiani sono meno europeisti della media europea.
