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Ucraina: Kiev, niente accordo su gas con Mosca

Russia non cambia idea; Ue, continuare a negoziare sino a lunedì

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 11 GIU - "Non siamo arrivati ad un accordo complessivo sul gas: rifiutiamo il meccanismo dello sconto perché è un meccanismo politico e non di mercato. Ci rivolgeremo all'arbitrato internazionale di Stoccolma". Lo ha annunciato il ministro ucraino dell'energia Iuri Prodan.

La Russia, dal canto suo, non cambia idea: sì allo sconto di 100 dollari, e ultimatum per pagare parte del debito entro lunedì o scatterà il meccanismo dei prepagamenti delle forniture che ne implica lo stop se Kiev non paga. E' la posizione ribadita dal ministro dell'energia russo Alexander Novak dopo il no di Kiev alla proposta russa. "E' tempo ora di concludere questi negoziati che vanno avanti da più di un mese", ha avvertito Novak, tenendo a ricordare che Mosca finora ha "continuato a fornire gas" pur senza esser pagata.

L'Ucraina insiste infatti a volere una revisione della "formula di calcolo" del prezzo del gas, e non uno "sconto politico basato su una decisione unilaterale del governo di Mosca che può cambiare da un momento all'altro senza offrire certezza per il futuro" sui diritti di approvvigionamento. I 385 dollari per mille metri cubi di gas calcolati con lo sconto russo "non sono un prezzo di mercato oggi", ha insistito Prodan, ricordando che con il meccanismo del 'reverse flow' il gas venduto all'Ucraina dai paesi vicini "è inferiore" a quello di Gazprom. "Oggi tutto dipende dalla Russia che non vuole ascoltare né passare a un nuovo accordo sulla formula di calcolo del prezzo del gas - ha concluso il ministro dell'energia ucraino - non resta che risolvere la questione andando all'arbitraggio a Stoccolma".

Ucraina e Russia devono invece continuare a negoziare per trovare un accordo sul gas entro lunedì. E' l'invito del commissario Ue all'energia Guenther Oettinger, che in qualità di mediatore ha rinnovato la sua disponibilità a "fare tutto quel che e' in suo potere" per arrivare a un'intesa. Kiev deve però pagare il suo debito di novembre e dicembre entro lunedì perché, ha detto Oettinger, "pacta sunt servanda". "Senza una volontà di compromesso - ha aggiunto - non è possibile avanzare, e questo vale sia per la Russia che per l'Ucraina".

La Commissione ha quindi redatto un verbale dello stato dell'arte dei negoziati che auspica venga utilizzato come "base" su cui continuare a negoziare "per il tempo che ci resta sino a lunedì", dove deve essere trovata un'intesa che tenga conto del prezzo, della durata del contratto e della quantità di gas venduta da Gazprom all'Ucraina. Sul primo Bruxelles propone che sia una formula di "385 dollari meno", ossia a scalare a seconda della quantità di gas venduta da Mosca a Kiev, sui tempi chiede che sia di almeno 12-15 mesi per permettere di passare l'inverno 2014-2015 e fare le scorte per il prossimo. "La Commissione è pronta a fare tutto ma veramente tutto quello che è in suo potere da qui a lunedì agendo in modo obiettivo e senza prendere parte", ha assicurato Oettinger, il cui lavoro è stato riconosciuto come "molto costruttivo" sia dal ministro russo Novak che dall'ucraino Prodan. Il commissario ha quindi auspicato anche una "discussione parallela" a quella dei ministri dell'energia, di Gazprom e Naftogaz, "al più alto livello anche tra i presidenti" di Russia e Ucraina. (ANSA).

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