LUSSEMBURGO,9 OTT - Con "l'operazione Triton si pone fine a Mare Nostrum. Ne prenderà il posto. Non ci saranno due linee di difesa delle nostre frontiere". Le parole del ministro all'Interno Angelino Alfano suonano chiare nella sala briefing al termine del consiglio dei ministri Ue che ha appena presieduto.
L'endorsement dei 28 alla nuova operazione che sarà condotta da Frontex, alla quale hanno già dato adesione una larga schiera di Stati membri, e lanciata il primo novembre, pone una pietra tombale su quella condotta dall'Italia, in solitudine, dall'ottobre 2013, dopo la tragedia di Lampedusa, e servita a salvare decine di migliaia di vite e a fermare oltre 300 scafisti e passeur.
"Era un'operazione a tempo, nata come misura di emergenza.
Avevamo sempre detto che si sarebbe conclusa quando l'Europa avesse fatto la propria parte. Oggi ci sentiamo di dire che l'Europa fa la propria parte", spiega Alfano.
Ma il ministro assicura: per le azioni di search and rescue l'Italia non si tirerà indietro, secondo quanto previsto dal "diritto internazionale della navigazione". Perché quello di salvare chi è in difficoltà in mare è "un principio universale", un "dovere che incombe su ogni Paese". Così come "ciascun Paese Ue è chiamato a tutelare le proprie frontiere".
Per ribadire il concetto e fugare ogni dubbio sul destino di Mare Nostrum, il ministro legge alcune righe delle conclusioni della riunione: "Mentre viene avviata l'operazione Triton sarà garantito il pieno coordinamento con le misure di emergenza adottate dall'Italia in vista di una loro rapida eliminazione". Triton però è solo uno dei tasselli che compongono il nuovo approccio europeo della gestione dei flussi migratori - "successo della presidenza italiana", come lo ha definito il capo del Viminale - che si basa su tre colonne, a partire dagli accordi con i Paesi Terzi (oggi c'è stata un'importante firma per la collaborazione con la Giordania), e richiama alla piena osservanza del regolamento di Dublino.
E ai Paesi come Germania e Svizzera che si lamentano per le mancate registrazioni dei migranti in arrivo nel nostro Paese, Alfano risponde: "I migranti spesso si sono rifiutati individualmente o in gruppo. Ma la polizia italiana ha stretto ulteriormente i bulloni dell'organizzazione per rispondere in modo ancora più efficace sul tema del foto-segnalamento e delle impronte digitali", segnalando come negli ultimi mesi sia stato "raggiunto uno straordinario miglioramento".
Intanto le polizie europee, col coordinamento italiano, si preparano ad una stretta sul fenomeno dell'immigrazione irregolare, con l'operazione "Mos maiorum", due settimane di controlli mirati ai punti di passaggio 'caldi' delle frontiere esterne e lungo le rotte interne, per monitorare i cosiddetti 'secondary movement' all'interno dell'area Schengen, dal 13 al 26 ottobre. Ma quattro eurodeputate Pd, Costa, Kyenge, Schlein e Toia, sono pronte a dar battaglia e chiedono al Consiglio europeo di ricevere informazioni sulle procedure dell'operazione.