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Da oggi stop a test cosmetici su animali. Zanoni (Alde), giorno storico lotta sperimentazione animale

Con bando Ue a cosmetici testati su animali

11 marzo, 19:31
Zanoni(Alde), giorno storico lotta sperimentazione animale Zanoni(Alde), giorno storico lotta sperimentazione animale

BRUXELLES - Da oggi stop definitivo ai cosmetici testati sugli animali e alla loro commercializzazione in Europa. E' infatti entrato in vigore senza rinvii, a differenza di quanto temuto negli scorsi mesi, il bando totale Ue dei test sugli animali per i prodotti di bellezza, un processo avviato da Bruxelles gradualmente per fasi dal 2003.

 

Nulla cambia, pero', per la sorte delle bestiole usate per verificare la bonta' dei prodotti farmaceutici, chimici o alimentari, per cui restano valide le norme che la consentono. E se l'industria del settore punta i piedi perche' dovra' trovare nuovi sistemi di test, l'Ue punta invece a innescare un circolo virtuoso e a coinvolgere altri giganti come India, Usa e Cina nella partita dei cosmetici 'puliti'. Si tratta infatti di un giro d'affari da 70 miliardi di euro l'anno per la sola Europa, che rappresenta la meta' del mercato globale. La scommessa di Bruxelles e' aumentare il tasso d'innovazione del settore, dove il 25% dei prodotti ogni anno viene riformulato o rimpiazzato.

 

La partita dei ''metodi alternativi'', pero', ammette l'esecutivo Ue, non e' vinta, in quanto ''la completa sostituzione della sperimentazione animale non e' ancora possibile''. Se per verificare l'impatto di una crema o un deodorante sulla pelle e' possibile usare un'epidermide artificiale, il procedimento non e' cosi' semplice per verificarne cancerogenicita' o tossicita'. Finora era consentito condurre fuori dall'Ue gli esperimenti piu' complessi sui singoli ingredienti di un prodotto e poi venderlo in Europa, ma d'ora in poi non sara' piu' possibile, a meno che si tratti di sostanze testate a scopo farmaceutico e poi integrate in un cosmetico. ''La Commissione continua a sostenere lo sviluppo di metodi alternativi e a dialogare con i paesi terzi per convincerli a seguire l'Europa sulla stessa strada'', ha dichiarato il commissario alla salute Tonio Borg, e ''senza scendere a compromessi sulla sicurezza dei consumatori''.

 

Ed e' per questo che dal 2007 al 2011 Bruxelles ha assegnato 238 milioni di euro per la ricerca nel settore. Sino al 2004, quando l'Ue vieto' i test dei prodotti di bellezza finiti sugli animali, erano quasi 9mila le cavie utilizzate, scese a 1.550 nel 2008 prima che nel 2009 entrasse in vigore anche il bando sui test sui singoli ingredienti. Ma nel mondo ci sono ancora 15-27mila animali usati come cavie per i cosmetici.


 

ZANONI (ALDE), GIORNO STORICO LOTTA SPERIMENTAZIONE ANIMALE - Con l'entrata in vigore odierna del bando Ue sui cosmetici testati sugli animali si assiste a una ''vittoria storica contro la sperimentazione animale nel mondo''. Cosi' l'eurodeputato Andrea Zanoni (Alde), che ha ricordato come ''l'entrata in vigore di questo divieto, per il quale abbiamo lottato duramente a Bruxelles, segna uno spartiacque nella protezione animale mondiale'' in quanto ''da oggi l'Europa dice addio a ogni tipo di prodotto cosmetico ottenuto con il sacrificio di milioni di poveri animali, un passo che avra' ricadute mondiali visto che quello europeo e' il mercato del cosmetici piu' grande al mondo''.

 

Lo scorso luglio Zanoni e i colleghi dell'intergruppo sul Benessere degli animali avevano scritto direttamente al presidente della Commissione europea Jose' Barroso per chiedere informazioni sulla paventata deroga al divieto di commercializzazione dei prodotti cosmetici contenenti ingredienti testati su animali.

 

''Abbiamo temuto fino alla fine che questo divieto subisse l'ennesimo ritardo o venisse annacquato dalle solite deroghe'', ha spiegato l'eurodeputato, ricordando come ci siano ''voluti 20 anni da quando si mise mano per la prima volta alla direttiva Ue Cosmetici per girare pagina una volte per tutte con questo abominio''. Zanoni a fine settembre ha anche presentato un'interrogazione all'esecutivo comunitario per chiedere informazioni sull'attivita' del Centro europeo che valida i metodi alternativi. ''Puntare sui metodi alternativi vuol dire orientare l'intera industria della cosmesi in una direzione nuova ed etica - spiega l'eurodeputato - Il mercato del 'cruelty-free' sta infatti dimostrando di aver capito che non solo i test sugli animali sono un'assurda tortura, ma che offrono anche risultati parziali visto che non sono tarati sull'essere umano''. Ora, ha concluso, ''vinta questa battaglia, adesso bisogna vincere la guerra. E la guerra si chiama vivisezione''.

 


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