Nuovo scontro sul dl sicurezza, Conte da Mattarella

Giorgetti: "Così non si va avanti". Di Maio: "Basta minacce"

Redazione ANSA

Tutto rinviato a dopo le europee: il presidente del Consiglio, forte di un lungo colloquio avuto con il Presidente della Repubblica, prova a sminare il terreno di scontro tra Lega e M5s e intanto posticipa a dopo il voto la convocazione del consiglio dei ministri che dovrà vagliare i decreti sicurezza e famiglia.

 Dopo la colazione di lavoro tra il premier e il presidente, Salvini è salito al Quirinale e ha avuto un colloquio con Mattarella.

Il decreto sulla famiglia proposto da Luigi Di Maio dovrebbe diventare un disegno di legge. È quanto spiegano fonti di governo. Il provvedimento, sui quali sono emersi rilievi della Ragioneria dello Stato in materia di coperture, dovrebbe essere trasformato in un ddl per la mancanza dei requisiti di necessità e urgenza.

"Ho sentito Salvini e Di Maio e convenuto che è complicato tenere un Cdm domani o dopodomani per cui lo abbiamo rinviato alla settimana prossima, nel primo giorno utile" annuncia a fine giornata il Presidente del Consiglio. La decisione arriva dopo i rinnovati appelli del leader della Lega a portare, subito, il suo dl all'esame del governo.

Il colloquio durato circa un'ora e mezza, dopo le tensioni dei giorni scorsi nel governo sul dl sicurezza-bis. Tensioni che sembrano non placarsi anche oggi, col sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio Giorgetti che accusa: 'Se c'è un governo del cambiamento deve fare le cose e non vivere di stallo. Così non si può andare avanti, senza affiatamento'. Dura la replica del vicepremier Di Maio: Ogni giorno, da circa un mese, c'è qualcuno, e non del M5s, che minaccia la crisi di governo e fa la conta delle poltrone in base ai sondaggi. Si pensi al Paese'. Oggi non si riunirà il Cdm e non si approverà il decreto sicurezza bis, fa sapere ancora Giorgetti. Salvini ribadisce: 'Io sono pronto'.

 

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