Si gioca a Firenze una delle partite più importanti di questa tornata di amministrative. In corsa 9 candidati sindaco, con venti liste, ma la vera sfida sarà tra il primo cittadino uscente Dario Nardella, che cerca la riconferma e di mantenere sulla città la bandiera del Pd e del centrosinistra, e il centrodestra unito che con Ubaldo Bocci scommette sulla caduta di una delle ultime roccaforti rosse rimaste in Toscana. Forte di cinque anni al governo della città e una campagna elettorale iniziata da tempo Nardella è sostenuto da sei liste: Pd, +Europa di Emma Bonino e quattro civiche, Nardella sindaco, Avanti Firenze, Sinistra civica, e Firenze+Verde. Sono 52 i punti del programma di Nardella - si va dall'ampliamento del sistema delle tramvie all'ambiente -, che chiude la sua campagna elettorale stasera nel segno di Enrico Berlinguer e Nelson Mandela.
L'ha giocata tutta, o quasi, sul fronte della sicurezza invece Ubaldo Bocci, candidato unitario del centrodestra proposto dalla Lega e sostenuto anche lui da sei liste civiche. Bocci è un ex manager Azimut e ex presidente di Unitalsi da cui si è dimesso per candidarsi a Palazzo Vecchio. Lui si dice certo di portare al ballottaggio Nardella e poi di vincere la partita al secondo turno. In suo sostegno hanno fatto tappa a Firenze tutti i principali leader del centrodestra, a partire da Matteo Salvini che ha fatto tre comizi scatenando anche la rabbia di centri sociali e popolo della sinistra: l'ultima volta, domenica scorsa, in 2mila hanno manifestato contro con scontri con le forze dell'ordine.
Proprio Salvini, nei giorni scorsi, durante un comizio nel Veronese, ha però ammesso che "prenderemo tanti voti e faremo tanti sindaci nell'Emilia rossa fino a ieri" ma a Firenze è "una battaglia più complicata". Il risultato dipenderà anche dall'andamento degli altri candidati. Antonella Bundu è la sola donna in corsa, sostenuta da una coalizione della 'sinistra unita' che vede insieme Si, Pap e la lista civica Firenze città aperta. L'ex vicesindaco, soprannominato lo 'sceriffo', Graziano Cioni guida la lista civica 'Punto e a capo' che candida a Palazzo Vecchio Mustafa Watte, nato a Firenze da padre siriano. Per Cioni, "non c'è la possibilità che a Firenze vinca la destra". In consiglio comunale potrebbe però fare il suo ingresso per la prima volta CasaPound, con il candidato sindaco Saverio Di Giulio.
Ancora M5s 'schiera' a sindaco l'architetto Roberto De Blasi: la sua candidatura è arrivata dopo una lunga gestazione e non è stata unitaria.
A completare la rosa dei candidati Andres Lasso per i Verdi, Gabriele Giacomelli per il Partito Comunista e Fabrizio Valleri con la lista civica Libera Firenze.