Manuel Valls aveva detto prima della partita che c'era "voglia di stare insieme e di esultare". Francois Hollande sperava in una frustata positiva all'opinione pubblica per risollevare sondaggi disastrosi. Ma soprattutto i francesi volevano dimenticare un anno e mezzo di morti e terrore, crisi e proteste, scatenandosi per una notte sugli Champs-Elysees. E invece sulla celebre avenue ci sono andati i portoghesi. Che sono evidentemente molto meno dei francesi ma nella sola Ile-de-France si contano in 800.000. Un milione e 200.000 in tutta la Francia, con Parigi che è la terza città portoghese nel mondo. Un esercito rosso-verde che invade la capitale e suona i clacson, che ammanta tutto dei colori più diversi dai Bleus che si possa immaginare. Le misure di sicurezza sono state definite "eccezionali" dal prefetto, oltre ai quasi 2.000 allo stadio e altrettanti alla Fan zone, altri 3.400 presidiano dalla domenica mattina gli Champs-Elysees, dove non si può entrare in auto. Ci si puo' andare ad esultare a piedi, passando fra i blindati e le camionette, fra un esercito di celerini che si sono moltiplicati dopo gli incidenti post-semifinale con la Germania. Era tutto pronto per la festa, i francesi si sentivano sicuri di avere l'Europeo già in tasca, avevano persino prenotato un prestigioso ristorante sulla piscina storica Molitor per fare bisboccia tutta la notte. E avrebbero sfilato per la gioia di Hollande fra ali di tifosi che volevano fare festa dopo i 18 mesi più sofferti della Quinta repubblica. Per Cristiano Ronaldo azzoppato e compagni, dopo le lacrime è tempo di festeggiare, finalmente, e per la prima volta nella loro storia. All'uscita dallo Stade de France, molti tifosi lusitani si avviavano verso gli Champs-Elysees insieme con i francesi.
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