Irlanda-Svezia 1-1 LA CRONACA E I GRAFICI DEL MATCH
I GOL
Al 71' la Svezia pareggia con un clamoroso autogol di testa di Clark che devia nella sua porta un cross di Ibrahimovic
Al 48' Irlanda in vantaggio, in gol Hoolahan su assist di Coleman
Si è giocato allo Stade de France. Arbitro Milorad Mazic
(A breve il servizio)
I TEMI DEL MATCH
La forza fisica e l'organizzazione contro il genio di Zlatan Ibrahimovic. Irlanda-Svezia apre domani il Girone E degli Europei ed è una partita che riguarda molto da vicino l'Italia, inserita nello stesso gruppo e prossime avversarie degli azzurri (venerdì 17 gli scandinavi, mercoledì 22 i britannici). Le squadre di Martin O'Neill ed Erik Hamren sono arrivate all'Europeo con un biglietto last minute, eliminando ai playoff le più quotate Bosnia e Danimarca, ma non per questo sono avversarie da prendere sottogamba.
Match senza un favorito, tra due nazionali che sulla carta sembrano equivalersi, anche se gli svedesi possono contare sul simbolo e capitano, sull'unico giocatore che potrà fare la differenza: Zlatan Ibrahimovic. Tra l'altro, l'Irlanda arriva all'esordio senza aver brillato e con il pesante ko contro la Bielorussia, mentre gli scandinavi possono vantare il 3-0 rifilato al Galles, altra squadra presente in Francia. Per cercare di arginare le folate offensive di Ibra, O'Neill si affiderà probabilmente ad un accorto 4-4-1-1, con Hoolalan a supporto di Long e la coppia Brady-McGeady pronti ad aiutare Clark a sinistra e Coleman a destra.
Più classico il 4-4-2 di Hamren che per il centrocampo punta sulla qualità di Kallstroem e Hiljemark, con Durmaz e Forsberg sugli esterni a supporto di Berg (anche se Guidetti ha qualche chance) e dell'uomo-simbolo della squadra. Ibrahimovic, 35 anni a ottobre, è probabilmente all'ultimo appuntamento importante con la nazionale e non vuole fallire. Ma non per questo ci arrivo poco carico, come ha dimostrato anche in conferenza stampa. "Sono più di una leggenda e ovunque vado domino - le sue parole non certo all'insegna della modestia - Sono una leggenda che può ancora dare tanto, ma sono molto molto molto tranquillo perché la mia stagione è stata positiva, sono qui per divertirmi. Qui in Francia sono stato 4 anni, conosco bene il Paese e il Paese conosce me - ha ricordato il fuoriclasse che ha appena terminato il suo contratto col Psg, continuando però a tenere segreta la sua prossima destinazione - qui mi conoscono bene. Sono sicuro che faremo bene, quindi non sono preoccupato: per me gli obiettivi individuali vengono dopo la squadra, l'individuo è solo parte del collettivo, tutto ciò che posso fare io è secondario, solo un di più".
Il ct dell'Irlanda Martin O'Neill prima che della partita parla della violenza che sta caratterizzando, fuori dai campi, l'avvio di questi Europei. "Ho visto le immagini di Marsiglia - ha detto - e mi hanno molto impressionato. Cominciare Euro 2016 in questo modo è stata una cosa triste, e non avrei pensato di vedere ancora certe scene di violenza legata in qualche modo al calcio. Qui ci vuole una risposta dura da parte delle autorità". Ma sul campo che Irlanda sarà? "Vorremmo essere la sorpresa di questo torneo, io mi limito a dire che è importante partire bene". Ma i verdi hanno contro anche le statistiche: contro la Svezia non hanno mai vinto in una partita ufficiale. "Certi numeri sono fatti per essere cambiati", ha scherzato O'Neill.