Il Portogallo si è qualificato per le semifinali degli Europei di calcio, battendo ai quarti la Polonia 6-4 dopo i calci di rigore. Dopo i tempi regolamentari e i supplementari il punteggio era di 1-1 La cronaca
E' l'unica squadra nella storia dell'Europeo ad essere arrivata in semifinale senza aver vinto una partita (5 pareggi in altrettante partite) e per di più con un Cristiano Ronaldo in versione 'comparsa'. Tant'è. L'Europeo del Portogallo rischia di trasformarsi in una nemesi storica per una nazionale che 12 anni fa lo perse malamente e in casa contro la derelitta Grecia. "Abbiamo battuto una squadra furba", spiega all'indomani della vittoria ai rigori contro la Polonia il ct dei lusitani, Fernando Santos. "Per volontà e lavoro i giocatori sono stati insuperabile ma dobbiamo correggere alcuni errori tattici, anche se la cosa che più mi piace evidenziare è lo spirito di grande unione che c'è in squadra. Siamo felici di tutto questo e cercheremo di dare una gioia ai portoghesi", ha aggiunto il ct che fa i complimenti a Pepe e Cristiano Ronaldo, "fantastici".
Sarà. Il difensore senz'altro è stato protagonista di una eccellente partita ma sul tre volte Pallone d'Oro è forse meglio stendere un velo pietoso (soprattutto per due clamorosi lisci), anche se il diretto interessato preferisce una volta tanto indossare i panni del capitano piuttosto che quelli del Numero Uno: "Il mio sogno è vincere l'Europeo perché ho vinto tanti trofei con il mio club ma nessuno col Portogallo. Dite che gioco male? Il mio rendimento non conta, quello che conta è la squadra e posso solo dire che abbiamo fatto un lavoro fantastico. Non abbiamo iniziato bene la partita e non abbiamo giocato benissimo, ma siamo in semifinale e questo conta e adesso tutto è possibile. La Polonia ha giocato bene, è una squadra forte, gioca un buon calcio, ha esperienza ma il Portogallo è stato migliore, ha creato più occasioni e ha vinto meritatamente. I rigori sono sempre una lotteria, ma il Portogallo è stato freddo dal dischetto".
Per un fuoriclasse che finora ha deluso ("Non ho segnato ma ho lavorato per la squadra", cerca di giustificarsi CR7), un altro che invece stupito tutti: il non ancora 19enne Renato Sanches, fresco acquisto di Carlo Ancelotti per il suo Bayern, che ci ha visto lungo anche se non l'ha pagato poco (35 milioni al Benfica): "Ci stiamo avvicinando alla mèta, cioè alla finale - le parole dell'autore del pareggio e che ha calciato anche uno dei rigori decisivi - Sul campo abbiamo risposto alle attese e quanto a me sono contento di aver risposto alla aspettative del ct e di aver ripagato la sua fiducia. Quando accade questo la fiducia è doppia".