Gli scandinavi puntano a rinverdire i fasti del torneo del 1992
Un Europeo in bacheca, quello del 1992 in Svezia in cui prese all'ultimo momento il posto della Jugoslavia, che si stava dissolvendo, poi solo una serie di delusioni.
Nelle ultime tre edizioni del torneo continentale, la Danimarca ha mancato due volte la qualificazione alla fase finale e in un'altra occasione è stata eliminata al primo turno. Terminata con un doppio fallimento, nel 2014 e 2016, la gestione di Morten Olsen che è durata 16 anni, la 'Dinamite biancorossa' è stata affidata al norvegese Age Hareide, ex tecnico della nazionale del suo paese di origine, e che con la Danimarca ha centrato l'obiettivo dei Mondiali in Russia, dove la corsa si è fermata negli ottavi per la sconfitta ai rigori contro la Croazia, e adesso a Euro 2020.
Curioso il fatto che, comunque vada, il destino di Hareide era comunque segnato: infatti la federcalcio danese ha già ufficializzato il nome del sostituto del ct, sarebbe entrato in carica dal primo agosto dell'anno scorso: Kasper Hjulmand, ex allenatore di Magonza e Nordsjaelland, così si è preso la Nazionale danese che guiderà in questa nuova avventura continentale, sperando di cancellare le ultime delusioni.
Ma ora non ci si pensa, perché si vuole fare bella figura nella manifestazione 'itinerante' di giugno e luglio, in cui l'obiettivo minimo sarà superare il turno. L'obiettivo è alla portata, perché nel gruppo B, Belgio a parte, le altre due rivali, Russia e i 'cugini' della Finlandia non sembrano superiori a Cornelius e compagni, che dunque nutrono concrete speranze di qualificazione al secondo turno.
Proprio l'attaccante del Parma è uno dei giocatori su cui si fa maggiore affidamento, anche la stella della squadra è l'interista Eriksen, vero direttore d'orchestra della sua selezione, in cui gioca nel tridente del 4-2-3-1 alle spalle della punta centrale. Un ruolo di primo piano, nonostante le delusioni genoane, lo ha anche Schoene, mentre l'altro centrocampista Delaney, che gioca nella selezione scandinava, ma ha anche passaporto statunitense, deve convivere con gli infortuni, ma spera comunque di essere protagonista.
In avanti cerca la consacrazione l'attaccante Dolberg, ex grande promessa dell'Ajax dove però non è riuscito ad affermarsi ed è andato a cercare gloria in Francia, a Nizza, dopo che a lui si era interessata la Roma. Nel ruolo di punta centrale giostra anche Yussuf Poulsen, 26enne del Lipsia che il suo club quota 35 milioni ma non ha intenzione di cedere.
In difesa ci sono due 'italiani', il capitano Simon Kjaer, centrale difensivo del Milan, ex Palermo e Roma, un idolo in patria, che in nazionale fa coppia con Christensen del Chelsea, mentre Stryger Larsen dell'Udinese agisce sulle fasce. In porta il figlio d'arte Kasper Schmeichel, la cui abilità anche come pararigori, già dimostrata ai Mondiali, può sempre tornare utile. Non a caso è stato uno dei pilastri del Leicester di Ranieri che conquistò miracolosamente la Premier.