Come nemmeno per la medaglia d'oro iridata dell'hockey ghiaccio
Un festa come non si era vista nemmeno nel 2011, quando la Finlandia vinse l'oro ai Mondiali di hockey ghiaccio, lo sport nazionale. Così Helsinki, ma anche Tampere e Lahti, hanno celebrato la prima qualificazione della Nazionale di calcio alla fase finale di un grande e prestigioso torneo di Fifa o Uefa.
Non era mai successo, finora la Finlandia del pallone era sempre stata una Cenerentola (il migliore risultato è, tuttora, un quarto posto nel torneo di calcio dell'Olimpiade di Stoccolma 1912) che ora però prenderà parte al ballo delle grandi, per la gioia di un popolo che, di solito, non si lascia andare e che le scene di esultanza, hockey a parte, finora le aveva riservate ai miti della sua atletica.
La statua a Helsinki l'hanno eretta per gente come Paavo Nurmi e Lasse Viren, ma hai visto mai che se la squadra del commissario tecnico Markku Kanerva (maestro di scuola e matematico, oltre che tecnico di calcio) continua così non ne tirino su una anche per il bomber Teemo Pukki. E' lui la stella di questo team quadrato, che prende pochi gol e che grazie alle idee del ct Kanerva si è dotata anche di una manovra efficace che proprio Pukki finalizza al meglio.
Lo si era già visto in Nations League, dove ha vinto il proprio gironcino, dove c'era anche la Grecia poi ritrovata nella strada verso Euro 2020, in cui i finnici hanno continuato a dare il meglio chiudendo il loro gruppo alle spalle dell'Italia e quindi staccando il biglietto per Euro 2020, dove ora giocheranno nel gruppo B con Belgio, Russia e Danimarca: avversarie, specie le ultime due, che ai finlandesi provocano stimoli particolari.
In giro c'è ottimismo, più di uno pensa che l'Europeo della Finlandia possa andare anche oltre la fase a gironi, ma nessuno lo dirà apertamente perché non è nella natura di questo popolo. L'importante è che funzioni il 4-4-2 con cui gioca, tipico delle nazionali scandinave, un po' scolastico ma efficace specie quando si riparte in contropiede.
La Finlandia, nel 2019, si è qualificata per il suo primo grande torneo appena tre anni dopo aver toccato il fondo. Infatti nel 2016 era precipitata nel ranking Fifa nella sua posizione più bassa di sempre, 94/a, dietro selezioni come Isole Faroe, Ruanda o Antigua. E, oltretutto, aveva perso il suo giocatore probabilmente migliore dal punto di vista tecnico, quell'Eremenko visto anche in 'Italia, a Udine e Siena, trovato positivo alla cocaina.
A quel punto, sempre nel segno del 4-4-2 in partita, Kanerva ha applicato il proprio metodo, lo stesso che non aveva avuto il tempo di insegnare quando aveva guidato la nazionale come ct 'ad interim' o come vice nei precedenti periodi in cui aveva lavorato alle dipendenze della federazione. Questa volta, grazie anche all'esperienza svolta con l'under 21, è andata bene, con la squadra che si allena divisa in gruppi di lavoro per discutere su vari temi tattici e lavorare su particolari aspetti del proprio gioco.