Avversari degli azzurri in inaugurazione vengono da girone-show
La Turchia, contro cui l'Italia giocherà la partita d'apertura di Euro 2020, è stata una delle sorprese delle qualificazioni. Non tanto per il fatto che sia arrivata alla fase finale, ma perché ha tenuto il passo della Francia campione del mondo: ha chiuso a 23 punti, contro i 25 di Mbappé e soci, staccando di 4 lunghezze l'Islanda prima inseguitrice. Proprio contro gli islandesi è arrivata l'unica sconfitta, visto che contro la Francia i turchi hanno vinto in casa e pareggiato a Parigi. In quest'ultima occasione, a fine partita i giocatori turchi hanno fatto il saluto militare, in segno di solidarietà verso l'esercito di Erdogan impegnato in operazioni militari contro i curdi in Siria.
L'Uefa ha poi inflitto una multa salata alla Federcalcio di Istanbul, evitando di prendere misure drastiche, come l'esclusione dal torneo continentale. Certo è che i fatti politici, in un clima fattosi rovente, hanno fatto passare in secondo piano quella che, tornando al calcio, resta una buona squadra, a proposito della quale il ct Senol Gunes (con lui la Turchia arrivò in semifinale ai Mondiali del 2002) non ha nascosto la propria linea di pensiero politico in occasione dei saluti militari dei suoi: "i nostri ragazzi potrebbero essere quei soldati e per questo noi li sosteniamo - ha spiegato -, ma io sono contro ogni tipo di violenza”.
Virando sul calcio giocato, la Turchia, una delle Nazionali più giovani con un'età media inferiore ai 25 anni, non ha una vera e propria stella, e fa della solidità difensiva la propria arma migliore. Lo dimostrano le sole 3 reti incassate in 10 partite di qualificazione, in cui per otto volte ha chiuso con la rete inviolata. Dati che fanno del reparto arretrato, insieme a quello del Belgio, il meno battuto di tutti i gironi. Toccherà a Mancini studiare questi rivali e individuare il modo giusto di perforare la muraglia eretta da Gunes. E, a proposito, nella Turchia ci sono elementi del campionato italiano, come Hakan Calhanoglu e Demiral.
Riferimento centrale in avanti è quel Burak Yilmaz in passato cercato dalla Lazio, al quale fa concorrenza di Cenk Tosun, mentre in difesa si fanno valere Soyüncü, del Leicester, Ayhan del Fortuna Düsseldorf, talvolta impiegato a centrocampo, e il classe 2000 Ozan Kabak dello Schalke 04. Celik e’ una sicurezza a destra, così come Yalcin del Besiktas. Un buon rendimento lo assicura anche Yazici, altro turco cercato dal ds laziale Igli Tare, che poi invece di rinforzare il centrocampo biancoceleste è andato al Lilla.
Per tutti questi fattori Gunes si mostra fiducioso: "l''Italia è un paese che respira calcio, ha una gran cultura - ha spiegato parlando del match di apertura -, anche se negli ultimi anni ci sono stati dei problemi. Adesso però glli azzurri si stanno riprendendo, Mancini è bravissimo e la sua nazionale segna tanto. Contro di voi sarà una bella partita: siamo una squadra a cui piace giocare con tecnica e passaggi veloci, proprio come l'Italia".