Dolore e sgomento attanagliano in queste ore tutta la piccola comunità di Venzone (Udine), il paese d'origine di Elisa Valent, 25 anni, studentessa di Filologia Moderna all'Ateneo di Padova, una delle vittime italiane (Spagna). Un dramma di cui si è fatto portavoce Fabio Di Bernardo, sindaco del comune di 2.200 abitanti non lontano da Gemona del Friuli, la cittadina pedemontana dove Elisa era nata e aveva studiato al Liceo Scientifico 'Luigi Magrini' prima di iscriversi all'Università di Udine, sede nella quale aveva conseguito la laurea triennale nel marzo del 2014.
"Qui ci conosciamo tutti - ha detto - e il dramma vissuto da questa famiglia è il dramma di tutto il paese". Il primo cittadino ha annunciato che non appena avrà ottenuto dai genitori di Elisa la conferma dell'ufficialità del decesso, dichiarerà il lutto cittadino. Iscritta al secondo anno del corso di laurea magistrale in Filologia moderna all'Università di Padova, Elisa si trovava a Barcellona con il programma Erasmus da febbraio e sarebbe rimasta per un periodo di circa sei mesi, fino a settembre. "Profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia" hanno espresso oggi la presidente del FVG, Debora Serracchiani, e il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop. "Piangiamo ancora una volta la scomparsa di una giovane vita, figlia della nostra terra, strappata nel fiore degli anni e delle speranze", ha detto Serracchiani.
"Un dolore immenso per la famiglia che si somma al nostro dolore, perché colpisce direttamente l'intera comunità regionale", ha commentato Iacop. "Alla famiglia Valent giunga la vicinanza di tutta la comunità friulana per la scomparsa di Elisa", ha detto il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini. Il rettore dell'Università di Udine, Alberto Felice De Toni, segretario generale della Crui, Conferenza dei rettori delle Università italiane, ha detto di voler dedicare "qualcosa di significativo a Elisa Valent e agli altri studenti di varie nazionalità vittime di questo incidente, perché rappresentano la voglia di costruire oggi una nuova Europa basata non solo sulla moneta, ma anche sulla conoscenza, la cultura, la diversità e l'integrazione". "Tutta l'Università è nel dolore", ha affermato il rettore dell'Ateneo di Padova Rosario Rizzuto, che ha immediatamente sentito il Prefetto della città con l'obiettivo di stabilire un minuto di silenzio "per ricordare una studentessa che stava concludendo il suo curriculum di studi magistrali con un'esperienza all'estero".