Fino a che punto le funzioni del
cervello possono spiegare i nostri comportamenti normali o
patologici? In che modo le spiegazioni neurobiologiche stanno
modificando il concetto di malattia mentale e, quindi, la
pratica clinica? Sono questi alcuni degli interrogativi cui
cercheranno di rispondere docenti e ricercatori nel corso della
quarta edizione della Scuola di Neuroetica che si aprirà domani
alla Sissa (Scuola internazionale Superiore di Studi Avanzati)
di Trieste.
Organizzata insieme con l'Osservatorio sulle
tossicodipendenze della Regione Autonoma FVg e Università di
Roma Tre, fino al 5 dicembre, la Scuola ospiterà gli interventi
di Gaetano Di Chiara, neuroscienziato e farmacologo, professore
all'Università di Cagliari; Augusto Consoli, psichiatra,
direttore del Dipartimento di Patologia delle Dipendenze - ASL
TO2; Paolo Jarre, direttore del Dipartimento Patologia delle
dell'ASL TO3 e Fabio Lugoboni, docente di Tecnica delle
Riabilitazione psichiatrica all'Università di Verona.
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