Troppe minigonne in chiesa e il
sacerdote non ci sta: prende "carta e penna" e consegna il suo
anatema, contro l'abbigliamento di alcune giovani durante una
funzione, a volantini distribuiti tra i fedeli in Val Resia, in
Friuli. Per il protagonista della vicenda - riportata dal
Messaggero Veneto - don Alberto Zanier, vicario parrocchiale a
Resia (Udine), si tratta di "carne al vento": "la Chiesa non è
una balera o un boudoir". L'accaduto ha sollevato alcune
polemiche sui social per i toni usati dal prete. Nel testo di
don Alberto, 30 anni, si fa riferimento alla "crisi" del
prosciutto a San Daniele e a "un altro tipo di cosce" che a
Resia "non conosce ombra di crisi". Gambe che facevano la "loro
bella comparsa dal di sotto di mini (troppo mini) gonne di
adolescenti". Il prete definisce l'abbigliamento una "grave
mancanza di rispetto": "verso il corpo della donna", "gli altri"
e "il sacerdote". La colpa, conclude, "è delle mamme. Care mamme
quando le vostre figlie escono di casa, vedete come vanno in
giro?".
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