"Gli Usa sono il primo paese per
le nostre esportazioni. I clienti americani vogliono sia loro
spiegato bene il prodotto, vogliono capire. Preferiscono quelli
con almeno 400 giorni di stagionatura ed è l'unico Stato al
mondo che non ha tradotto la parola prosciutto. Però non fare
gli accordi con la Cina nell'ambito della Via della Seta,
sarebbe contro la storia, significherebbe rinnegare il passato".
A dirlo è Carlo Dall'Ava, dell'omonimo prosciuttificio di San
Daniele Friuli (Udine), tra i leader del settore, commentando le
polemiche sugli accordi eventuali tra Italia e Cina. "Sarei
preoccupato per l'arrivo dei cinesi se non facessi un prodotto
di qualità. E se dovessero raggiungere il nostro livello
dovremmo noi migliorare ancora di più", conclude.
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