"Spero che l'Italia non si trasformi in un gigantesco inginocchiatoio con l'arrivo del nuovo mandarino": lo ha affermato il presidente di Unindustria Pordenone Michelangelo Agrusti nel corso di un forum organizzato dall'ANSA, riferendosi alla visita di Xi Jinping in Italia. "La Cina ha grossi problemi da risolvere - ha detto - primo fra tutti, i 60 milioni di immobili invenduti con il rischio di una bolla immobiliare, rischio che è davvero molto alto.
Inoltre, oggi ha una fortissima necessità di incentivare le proprie esportazioni, che lo scorso anno sono calate del 20%".
Per Agrusti, è "evidente che questa operazione italiana è congegnata per favorire l'export cinese: sono convinto che ci debba essere un rapporto paritario e per questo a negoziare non può esserci l'autorità portuale e nemmeno una singola nazione: ci vorrebbe l'Europa intera, possibilmente alleata con gli Stati Uniti".
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