Una società pubblica ungherese ha
acquisito un'area a Noghere di 320 mila mq del Porto di Trieste,
la zona 'ex Aquila', fino a ieri di proprietà di due privati
italiani, Teseco e Seastock. L'investimento è di 100 milioni di
euro, che comprende acquisto, messa in sicurezza ambientale e
sviluppo del progetto, e dovrebbe portare alla realizzazione di
un nuovo terminal multipurpose. L'accordo è stato siglato alla
Regione Fvg alla presenza, tra gli altri, del Vicepremier Matteo
Salvini e del Ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, e
del presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga.
L'intesa accresce il ruolo del porto di Trieste. In
particolare, consolida un rapporto commerciale già intenso tra i
due Paesi: negli ultimi 3 anni lo scalo, grazie alle connessioni
ferroviarie merci, è divenuto punto di riferimento per catene
logistiche da e verso l'Ungheria (come automotive), raggiungendo
la quota di 14 coppie di treni/settimana tra Trieste e Budapest.
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