Sessantasette aziende in "profonda
sofferenza" e circa 6mila lavoratori in crisi. Sono questi i
dati che emergono dall'ultima rilevazione della Cisl Fvg che
parla di "crisi preoccupante", chiedendo alla politica di
intervenire "costituendo da subito una task force specifica per
uscire dall'impasse".
A fronte di 10.385 lavoratori impiegati nelle realtà
indicate, si legge in una nota dell'organismo sindacale, 5.851
risultano colpiti dalla crisi, vale a dire sotto ammortizzatore
sociale o già sottoposti a procedura di licenziamento. A
scontare il peso della congiuntura sfavorevole (ma non solo),
sono tutti i settori, da quello industriale al terziario, anche
se - ribadisce la Cisl, a pagare il conto più salato è
soprattutto il comparto metalmeccanico. "La politica non può
continuare a mettere la polvere sotto il tappeto, ma deve
iniziare ad affrontare la crisi esistente con un taglio
industriale, costituendo da subito una task force", ha
commentato il segretario generale, Alberto Monticco.
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