"Per noi il punto centrale è quello
della rogatoria con tre richieste e siamo ancora in attesa di
risposta". Lo ha detto il procuratore facente funzione di Roma
Michele Prestipino in audizione davanti alla commissione
parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni, il
ricercatore italiano ucciso al Cairo nel 2016. Nella rogatoria,
così come ricordato dal sostituto Sergio Colaiocco, la Procura
chiede conferme alle autorità egiziane in merito alla presenza a
Nairobi, nell'agosto del 2017, di uno dei cinque indagati, il
maggiore Sharif, che secondo un testimone avrebbe raccontato
delle "modalità del sequestro di Giulio" nel corso di un pranzo.
I pm hanno inoltre sollecitato agli omologhi egiziani l'elezione
di domicilio degli indagati (tutti appartenenti agli apparati di
sicurezza) e infine dati sui tabulati telefonici.
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