Una città fantasma. E' la
sensazione che ha dato questa domenica Trieste, con tutte le
serrande abbassate e sferzata dalla bora, tornata a soffiare
dopo tempo. Deserta piazza Unità d'Italia, che fino a ieri era
stata sempre vivificata da qualche passante nonostante le misure
restrittive, non fosse altro che perché è il centro della città
nonché sede del Comune. Nessuno nemmeno in tutto il centro e
nelle periferie, anche nei quartieri più popolosi. La città se
la sono divisa quelle pochissime persone che hanno portato fuori
il cane e coloro costretti a uscire per lavoro. Oggi è stata la
prima domenica anche con i negozi alimentari chiusi, in
ottemperanza all'ultima ordinanza del Governatore Fedriga, che
dà un ulteriore giro di vite alla possibilità di circolare.
Nemmeno la corsetta intorno al proprio palazzo è consentita. E
con tutti i negozi chiusi, e perfino il lungomare e la pineta di
Barcola, tradizionale luogo di ritrovo dei triestini, i
cittadini sono rimasti rintanati in casa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA