Non è prevista al momento al
Trieste Airport la possibilità di effettuare tamponi per il
coronavirus per i passeggeri in arrivo da Croazia, Grecia, Malta
o Spagna. Nel caso in cui il test non sia stato eseguito nelle
72 ore antecedenti l'ingresso in Italia, ci si dovrà rivolgere
entro 48 ore a una struttura sanitaria regionale. Lo afferma il
direttore generale dello scalo aeroportuale, Marco Consalvo.
"Siamo in contatto con la struttura sanitaria regionale che ci
ha dato questa indicazione - ha spiegato - rimaniamo comunque a
disposizione della stessa nel caso intendesse effettuare i test
direttamente in aeroporto". Rispetto ai quattro paesi indicati
nell'ordinanza del Ministero della Salute, lo scalo del Friuli
Venezia Giulia prevede un unico collegamento diretto con
Valencia (Spagna), "che - ha ricordato Consalvo - arriverà
domani. Questa mattina invece è atterrato al Trieste Airport un
volo privato dalla Croazia, con a bordo sei cittadini italiani,
ai quali è stato spiegato il contenuto dell'ordinanza e
ricordato le procedure da osservare". Secondo quanto comunicato
dall'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi),
chi rientra da Croazia, Grecia, Malta e Spagna deve inviare una
mail ad Asugi indicando i propri dati. Il Dipartimento di
Prevenzione provvederà poi a fissare un appuntamento per
effettuare il test. Asugi, si legge in una nota, "sta
potenziando il servizio per dare la risposta più rapida
possibile compatibilmente con il volume di richieste".
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