Un concerto intenso, con lui che
alterna brani alla chitarra con canzoni suonate al piano,
intervallate da battute intelligenti, quando non da interventi
da impegno sociale: a favore di una società più giusta, di un
mondo più sano. D'altronde, lo canta anche, quando trattenendosi
per il bis, quasi ad accomiatarsi dall'attento e affettuoso
pubblico, intona un suo noto brano 'Costume da torero': "Non
sarò mai abbastanza cinico da smettere di credere che il mondo
possa essere migliore di com'è; non sarò neanche tanto stupido
da credere che il mondo possa crescere".
E' la prima volta a Trieste di Brunori Sas, in scena l'8
ottobre in Porto Vecchio. Un po' De Gregori quando accenna versi
poetici, un po' Roberto Vecchioni quando più razionale, il
cantautore nella robusta intonazione della voce, talvolta
vocalizza, canta senza sbavature, corretto e regolare; i 999
spettatori ordinatamente seduti occupando in maniera alternata
le sedie lo seguono. E lui li saluta con un "grazie di cuore"
alla fine di ogni brano, retaggio di buona educazione d'antan e
meridionale.
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