Un'immagine di Daphne Caruana
Galizia realizzata con gli articoli di giornale riferiti al suo
omicidio e ad altri casi di giornalisti assassinati o
minacciati. E' il murales inaugurato oggi, alla presenza tra gli
altri del sottosegretario all'Editoria, Andrea Martella, a
Ronchi dei Legionari (Gorizia), a tre anni dalla morte della
reporter investigativa, dilaniata dall'esplosione di una bomba
piazzata a bordo della sua auto.
Il murales, promosso dall'associazione Leali delle Notizie
con il sostegno della Fnsi, è dedicato a lei e a tutti i
giornalisti, operatori e addetti dell'informazione che hanno
perso la vita per aver fatto il loro lavoro. L'opera è stata
realizzata tra il 19 e il 20 settembre dall'artista Massimo
Racozzi sul muro della pensilina della fermata dei mezzi
pubblici in via Dante. "La tecnica utilizzata - spiega l'autore
- si avvale di articoli e pezzi di giornale riferiti
all'omicidio di Daphne e ad altri casi di giornalisti
assassinati, avvelenati o minacciati. Questi ritagli sono stati
tinti in una tonalità di grigio e sono stati incollati con acqua
e vinavil sulla parete, come un manifesto. Strato dopo strato,
articolo dopo articolo, ha preso la forma dell'immagine di
Daphne, mentre in basso a sinistra è stata inserita la frase
'Di' la verità anche se la tua voce trema' con i caratteri
giornalistici".
"Il murales - spiega il presidente dell'associazione, Luca
Perrino - è dedicato a Daphne Caruana Galizia ma vuole essere un
omaggio a tutti i giornalisti, operatori e addetti
dell'informazione che hanno perso la loro vita per aver voluto
assicurare un'informazione veritiera e leale. Quest'opera
rientra inoltre negli obiettivi e principi a cui si ispira la
nostra associazione, che si sta battendo per la libertà di
stampa e di espressione".
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