Un totem ligneo con indicati i
chilometri che separano Trieste dalle capitali dei Paesi di
provenienza dei migranti che giungono in Italia attraverso la
rotta balcanica. E' quanto è stato installato nel piazzale
antistante la sede di Fernetti della Polizia di frontiera e che
oggi è stato inaugurato durante una cerimonia, per ricordare la
strada percorsa da chi arriva.
E' un "totem - ha spiegato il vice questore della Polizia di
frontiera di Trieste, Giuseppe Colasanto - che porta indicate le
distanze tra questo punto di incontro, esempio di frontiera
moderna, che è Fernetti, e le capitali dei Paesi da cui i
migranti arrivano attraverso la rotta balcanica". Questo posto,
ha aggiunto, "è il capolinea di migliaia di persone, diecimila
solo negli ultimi due anni e mezzo. Un segno tangibile di una
realtà come questa che è un microcosmo di frontiera, commistione
di genti, dialetti, speranze e disillusioni".
L'opera è stata realizzata nella falegnameria del Corpo
forestale dello Stato di Fusine in Valromana, frazione di
Tarvisio (Udine), utilizzando legno certificato.
"Questo - ha detto il prefetto di Trieste, Valerio Valenti -
è uno dei luoghi del Paese che meglio rappresenta la sintesi più
evidente di come deve essere fatto il nostro lavoro, che deve
tener conto delle problematiche che ci sono dietro tutte le
storie di vita di ciascuna di queste persone che arrivano.
Un'attività, quella della Polizia di frontiera che non è
assolutamente facile, perché si tratta di un lavoro che viene
effettuato in prima linea, faccia a faccia con le persone che
arrivano con le loro storie".
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