"I dati Istat e le ricerche di
Cgia di Mestre e Ires assegnano al Friuli Venezia Giulia la
palma di Regione che ha retto meglio l'urto pandemico. Siamo gli
unici, su scala nazionale, ad avere un saldo attivo, seppur di
poco, nel rapporto tra assunzioni e cessazioni nel periodo tra 1
gennaio e 30 novembre 2020". Lo ha detto l'assessore Fvg al
Lavoro, Alessia Rosolen, nel tratteggiare un quadro "che non può
essere luminoso, ma che non deve essere troppo condizionato da
pericolose derive depressive".
Per la Rosolen il risultato "non ci induce a festeggiare, ma
il sistema, tra difficoltà, regge. Serve ancora uno sforzo,lo
faremo assieme. La nota della Banca d'Italia del 18 dicembre
conferma che siamo sulla buona strada. Il blocco dei
licenziamenti incide in assoluto sui numeri, ma restano il
confronto con le altre Regioni e il primato nazionale della
nostra".
In Fvg nel 2020, gli occupati sono aumentati di quasi 200
unità (da 510.690 a 510.878). "Siamo gli unici in Italia a non
avere saldo negativo", e "diminuisce la disoccupazione e,
leggermente, anche l'inattività". A soffrire "è il lavoro
indipendente, quello meno strutturato". Il numero delle nuove
assunzioni (176.369) supera di 13mila unità quello delle
cessazioni (162.643). Rosolen ha annunciato che "per il 2021
sono stati già messi a bilancio 10,8 milioni in incentivi alle
assunzioni, ai quali potranno seguire innesti nel corso dei
mesi, finalizzati ad assumere: a tempo indeterminato o
determinato, naturalmente cambia l'entità del contributo. La
Regione c'è e non si limita a enunciazioni ed i numeri
certificano che il tessuto produttivo sa reagire ai colpi,
pesanti, della pandemia", ha concluso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA